Partecipare alla campagna elettorale di Renato Accorinti è un’esperienza incredibile, innanzitutto perché non sembra tale. Non si fanno passerelle, sfilate, sparate né incontri vuoti di idee quanto pieni di interessi. Si incontra la gente, si parla, si discute e ci si confronta. Si racconta cosa è stato fatto e si spiega come si vuole proseguire il percorso. Le persone ascoltano, domandano, si arrabbiano anche e si fa tutti insieme politica, quella vera.
Non so come andrà a finire, sono più speranzosa col trascorrere dei giorni, vedendo la partecipazione, l’impegno, l’affetto che circondano il progetto di CMdB, sono però sicura che in buona misura abbiamo già vinto: quando vedo tanti giovani, e non solo, condividere una visione della società e della politica, vera, pulita, lontana dai guasti che mafie e corruzioni hanno portato, altrettanto lontana dalle finte rivoluzioni, dalle novità già vecchie che sanno di scaduto e che piuttosto fanno il vuoto intorno.
Mi piacerebbe che tutt*, soprattutto chi non si sente affatto vicino all’esperienza di Renato e di Cambiamo Messina dal Basso, chi ha già qualcuno per cui parteggiare, spesso senza una reale motivazione, partecipasse a qualche incontro, qualsiasi iniziativa che di qui al 10 giugno si terrà in giro per la città. Ascoltare, partecipare, informarsi, conoscere, parte tutto da lì.
È dovere di ogni cittadino informarsi. (Renato Accorinti)
Sentire dire anche da persone che stimi che l’amministrazione Accorinti non ha fatto niente lascia basiti. Come quando qualcuno ha il coraggio di dire, ma più facilmente di scrivere sui social, che si tratta del peggiore sindaco dimenticandosi di botto decenni di malgoverno, commissariamenti ed umiliazioni che la città ha dovuto subire per colpa di una classe politica, quella sì, veramente infima. Dimenticano le persone che cinque anni fa nessuno voleva governare una città destinata al dissesto, tutti i big si sfilavano lasciando campo libero per la prima volta. Ora che la giunta Accorinti, anche con un consiglio senza maggioranza ha realizzato praticamente un miracolo sono ricomparsi i lorsignori e vorrebbero raccogliere i semi da altri piantati, e se la storia insegna qualcosa, non nell’interesse dei cittadini. Non c’è un vero outsider nella corsa a palazzo Zanca se non l’attuale sindaco. È un paradosso meraviglioso che occorre difendere e continuare a sostenere per il bene comune. #nonsitornaindietro