À la guillotine!

curarobespierreWebC’è un motivo se scorrendo le homepage dei principali quotidiani italiani (Repubblica e Corriere ad esempio) non c’è nessuna traccia di quello che sta accadendo in Francia. Forse è lo stesso motivo per cui lì hanno avuto la Rivoluzione Francese e noi le Guerre d’Indipendenza, fino all’Unità di Italia, lì i Robespierre e qui i Cavour.

Per leggere qualche riga c’è Internazionale online, anche i trending topic italiani su Twitter tacciono. Bisogna avere un discreto feed di blog di un certo tipo per essere raggiunti dalle notizie. È così che sono arrivata all’articolo pubblicato su Le parole e le cose, e almeno ho iniziato ad intuire cosa si sta muovendo in Francia oggi, mentre Hollande scopiazza il Jobs act renziano.

(Allo stesso modo si parla poco anche dell’Islanda, anche da parte di coloro che pensano di fare contro-informazione (e magari fanno anti-informazione), come fa notare Mazzetta scrivendo sullo stato dell’informazione riguardo i Panama Papers, notizia che peraltro qualche spazio ha sui media nostrani, al netto delle acque nei mulini di chi se ne occupa.)

Ma cosa accade in Francia? Per non aver mai voluto/potuto studiare francese sono in difetto, ma mi arrabatto e cerco di risalire a qualcosa dal link inviato a commento dell’articolo su Le parole e le cose: ceci n’est pas un mouvement! Dichiarano dunque di non essere un movimento, citano Deleuze e Guattari, ma anche Bateson. Millepiani e plateau, non si combatte solo la legge El Kohmri, ma si va verso la destitution de ce qui nous gouverne.

À la guillotine!